La nostra parrocchia ha origine con lo sviluppo edilizio della zona nord della città di Catanzaro, avvenuta negli anni ’50 e ’60. A causa di tale espansione della città si fece urgente anche provvedere ad una adeguata assistenza spirituale dei nuovi quartieri che andavano via via sviluppandosi. È in questo contesto che sorge la comunità parrocchiale di S. Pio X con la sua Chiesa. La nuova parrocchia viene “creata” con Bolla dell’ Arcivescovo del tempo, Mons. Armando Fares, in data 1 novembre 1960 dallo smembramento e “nell’ambito della parrocchia S. Teresa dell’Osservanza nella località ‘Villa Menichini’….” La prima pietra della costruenda chiesa fu posta il 27 novembre 1957 alla presenza di tutti i Vescovi della Calabria e di numerose autorità. Nella Bolla si ricorda inoltre che la chiesa e la parrocchia sono dedicate a S. Pio X “per il particolare amore che ebbe verso la città di Catanzaro, in cui eresse il Pontificio Seminario Regionale per il rinnovamento del clero di tutta la regione”. Tale legame “affettivo” ed effettivo con il Seminario Regionale continuò sempre ad essere alimentato. La guida della nuova comunità parrocchiale venne affidata a Mons. Giorgio Bonapace, che svolse un opera intensa e ricca di frutti nell’annuncio costante del Vangelo infiammato da una “contagiosa” passione pastorale e un profondo amore al Signore. Morì il 25 novembre 1985, dopo ben 25 anni di Ministero rimanendo sempre nel grato ricordo di quanti lo hanno conosciuto. Dopo di lui si sono succeduti diversi sacerdoti fino a giungere a mons. Franco Isabello che attualmente guida la comunità. Dal punto di vista architettonico la chiesa poggia su una pianta ottagonale. Al suo interno si evidenzino 4 cappelle (una che ospita il fonte battesimale e le statue di S. Pio X e S. Pio da Pietralcina; una dedicata al S. Cuore di Gesù, una a S. Rita da Cascia e l’ultima a Maria SS.). La Chiesa si presenta con una struttura ampia e molto alta, espressa da solidi pilastri che svettano verso l’alto e tendono a ricongiungersi in un punto culminante, l’abside, che è il centro del tempio sacro. Questa proiezione verso l’alto che l’architetto, Dott. Franco Domestico, ha evidenziato, esprime certamente la ricerca di Dio da parte dell’uomo, e il fatto che egli lo trova attraverso la mediazione della Liturgia della Chiesa rappresentata appunto dall’abside, dove si colloca l’altare di marmo per la Celebrazione Eucaristica. Da qualche anno l’abside è stata arricchita da un rivestimento in legno artistico e da un tabernacolo in bronzo fuso di forma ottagonale, che riprende la pianta e l’architettura della chiesa. Vi sono, inoltre, 5 vetrate che riproducono: ”mani che spezzano il pane e spighe” (simboli dell’Eucarestia), chiavi e tiara (simboli della chiesa che è comunità eucaristica), pane e pesci (simboli dell’Eucarestia), Risurrezione e Agnello pasquale (simboli dei Cristo Risorto presente nell’Eucarestia). Il crocifisso in legno, al lato sinistro dell’altare, richiama il tema del rivestimento ligneo dell’abside e le statue lignee di S. Pio X e della Madonna. Lo scorso anno abbiamo festeggiato i 60 anni di fondazione della parrocchia e del cammino di annuncio del Vangelo, cammino che deve sempre più condurre la comunità parrocchiale ad essere “famiglia di famiglie” che camminano incontro al Signore che ci chiama ad essere Santi come Lui è Santo.